Orchis 2023 numero Speciale

Editoriale

Cari lettori,

eccoci giunti al quarto numero speciale di «ORCHIS». Siamo partiti dal mondo spettacolare delle Catasetinae nel 2020, per poi passare nelle aree maleodoranti dei Bulbophyllum nel 2021, attraverso le grandi Anguloa, Ida e Lycaste nel 2022 e quest’anno ALAO, come dono di Natale, vuole regalarvi un viaggio alla scoperta di affascinanti pantofole: i Paphiopedilum.
Osvaldo Rozzo, revisore generale di «ORCHIS» e appassionato coltivatore di Paphiopedilum, ci introduce nel mondo della loro coltivazione. In un secondo articolo, invece, ci presenta le specie e i nuovi ibridi dei Paphiopedilum miniatura. Ringraziamo Osvaldo per il lavoro prezioso svolto fino ad ora come revisore generale di «ORCHIS». Purtroppo per motivi di lavoro terminerà il suo incarico con questo numero, ma sarà sempre ben accetto nel caso voglia tornare.
Alessandro Valenza ci introduce nelle sezioni Brachypetalum e Parvisepalum, presentandoci le specie presenti in questi due gruppi e la loro ibridazione.
Ringraziamo Olaf Gruss, esperto mondiale di Paphiopedilum, per averci inviato molti suoi articoli, che hanno reso questo numero ancora più completo, presentando più nel dettaglio alcune specie: il Paphiopedilum canhii, il Paphiopedilum rungsuriyanum, il Paphiopedilum vejvarutianum e il Paphiopedilum lunatum.
Ringraziamo l’American Orchid Society per averci permesso nuovamente di tradurre cinque articoli pubblicati sulla loro storica rivista «Orchids»: due articoli di Olaf Gruss su Paphiopedilum tranlienianum e Paphiopedilum henryanum e tre articoli dedicati alle sezioni Paphiopedilum, Pardalopetalum e Barbata.
Nel numero speciale non possono mancare le schede di coltivazione delle specie: partiamo dal più maestoso e allo stesso tempo più lento dei Paphiopedilum, il Paphiopedilum rothschildianum, e passiamo poi a un Paphiopedilum dal nome completamente sbagliato, scoprirete il perché nell’articolo sul Paphiopedilum micranthum. Troverete anche il candido Paphiopedilum niveum, il piccolo Paphiopedilum charlesworthii, il Paphiopedilum malipoense dal colore verde giada, l’appariscente Paphiopedilum lowii, il particolare Paphiopedilum spicerianum e lo strano Paphiopedilum hirsutissimum. Raccogliendo le informazione per la scheda di coltivazione del Paphiopedilum insigne è venuta a galla la poco conosciuta vicenda della coltivazione dei Paphiopedilum in Liguria, una storia che tra qualche generazione potrebbe essere dimenticata, ma che va assolutamente preservata, dato che è stato un frammento molto importante della tradizione delle orchidee da stelo reciso.
Sono presenti anche le schede di alcuni ibridi storici o molto famosi, alcuni ben presenti nelle collezioni degli appassionati: il Paphiopedilum Pinocchio, il Paphiopedilum Berenice, il Paphiopedilum Saint Swithin e il Paphiopedilum Dollgoldi. Di particolare rilevanza l’articolo dedicato al Paphiopedilum F. C. Puddle, ibrido bianco, storico, creato in Inghilterra, che è stato fondamentale nella storia della creazione dei moderni ibridi complessi bianchi, ma che è stato praticamente dimenticato e si trova raramente nelle collezioni. Noi abbiamo la fortuna di poter ammirare la fioritura di qualche esemplare presente nella Collezione ALAO presso le serre storiche di Villa Litta a Lainate.
Concludiamo questo numero speciale con una doverosa intervista a Olaf Gruss, esperto di questo genere e autore di vari libri.
Vi auguro un felice Natale e…

buona lettura!

Francesca Castiglione
Redattrice

 

Per info: info@alao.it

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