Proseguiamo in questo numero l’articolo iniziato sul numero precedente relativo alle mini orchidee adatte alla coltivazione casalinga. Affrontiamo ora un genere poco conosciuto e tuttora discusso dal punto di vista della classificazione, ma assai interessante; parliamo di Pleurothallis.

Le specie appartenenti a questo genere sono probabilmente più di mille, la maggior parte di esse sono mini orchidee adatte alla coltura su zattera, sono tutte originarie dell’America tropicale e, benchè ve ne siano che crescono nelle pianure, sono legate alle zone montagnose dove crescono fino ad oltre i 3000 metri di altitudine: Sono quindi essenzilmente da ambiente fresco-temperato.

Le Pleurothallis di piccola dimensione sono generalmente epifite o litofite, mentre quelle di grande dimensione possono essere anche terrestri, in ogni caso consigliamo, in caso di coltura su zattera, una buona base di sfagno sul quale si mettono a dimora le piantine tenendole ferme con muschio che le avvolga; vanno tenute sempre umide e lontane dal sole.

L’unico neo relativo a queste piccole orchidee è che non si rinvengono spesso presso gli orchidari e molto spesso portano il nome di Plerothallis sp. e data la scarsità di bibliografia su questo genere è sempre difficile dare loro un’attribuzione specifica corretta. Iniziamo con la specie probabilmente più diffusa e nota, la Pleurothallis grobyi la cui tipica abbondante fioritura la fa immediatamente riconoscere.

Questa specie ha un’ampia area di diffusione tra il Centro e il Sud America dove cresce dalla pianura fino ai 3200 metri di altitudine. Questa diversità di ambiente rende molto variabile l’aspetto di questa specie sia nei fiori che nelle foglie.

Altra particolare specie di questo genere è che si può rinvenire abbastanza facilmente, è la Pleurothallis tribuloides dal tipico aspetto e colore; si coltiva sia in vaso che in zattera in ambiente fresco-temperato ben arieggiato e costantemente umido.

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Una specie abbstanza strana, come si desume dal nome, è la Pleurothallis dilemma, il cui singolo fiore per foglia può crescere sia orizzontalmente che verticalmente. E’ specie endemica dell’Equador, dove cresce intorno ai 2000 metri di altitudine; si coltiva solo su zattera essendo strettamente epifita in ambiente costantemente fresco.

Un’altra specie poco appariscente, ma non priva di una timida bellezza è la Pleurothallis spegazziniana i cui fiori hanno una grandezza di 2/3 mm.

Chiudiamo la parte relativa al genere Pleurothallis ricordando che molti sono gli esemplari un commercio che non portano il nome specifico ed anche sui pochi testi che trattano questo genere si trovano immagini di molte specie non classificate; non per questo si può rinunciare a possedere delle vere piccole meraviglie come questa immagine dimostra.

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Parlando di mini orchidee non si può dimenticare il genere Schoenorchis a cui appartengono delle vere piccole meraviglie molto spesso fornite di un soave profumo e di una gamma di colori molto delicata.

Le specie di questo genere sono originarie dell’area asiatica che va dall’Himalaia alla Nuova Guinea e che, a tutt’oggi, il suo genere annovera solo 24 specie le cui piccole dimensioni ben si adattano alla coltivazione su zattera e subendo una modesta crescita negli anni ben si adattano alla coltivazione casalinga.

La specie senza dubbio più nota di questo genere è la Schoenorchis fragrans che nonostante le piccole dimensioni ha racemi fioriferi che possono portare fino ad oltre 20 fiori ognuno che si aprono in successione durante il periodo estivo. La coltivazione delle specie di questo genere non è difficile, richiedono temperature intermedie-calde con apporto alto-medio di acqua e bassa esposizione alla luce, in quanto alla concimazione usare 20 20 20 una volta al mese con dose massima di ½ grammo per litro d’acqua e la sospensione dei quattro mesi invernali.

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Purtroppo anche le specie di questo genere non si rinvengono molto spesso ed è difficile entrare in possesso di più di due o tre di questi esemplari e ai nostri lettori non possiamo che offrire solo tre immagini di orchidee di questo genere; oltre alla Schoen. fragrans possiamo ammirare la Schoen. Gemmata

Un tempo assimilate al genere Maxillaria le Trisitella sono minuscole orchidee dai fiori con i petali connati come appunto nelle Maxillaria.

Le Trisetella sono una ventina di specie che vivono nell’America tropicale in zone montane fresco-temperate e sono facili da coltivare: Si montano su zattere possibilmente di sughero e devono stare costantemente umide in ambiente semi ombreggiato e comunque mai esposte al sole estivo mentre possono sopportare un’ora di sole invernale.

[/spb_text_block] [spb_single_image image=”7395″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Trisetella cordelie” width=”1/3″ el_position=”last”] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”first”]

Questo genere richiede una moderata concimazione: Si utilizzi la formula bilanciata 20 20 20 con dose minima di 1 grammo per litro nei tre mesi primaverili con somministrazioni di fertilizzante alternato a bagnature con acqua normale tenendo ben presente che questo genere non sopporta acqua anche con minime tracce di cloro, utilizzare esclusivamente acqua piovana o acqua purificata come quella per acquari.

Le specie di questo genere dai fiori molto caratteristici non sono facili da rinvenire in commercio, tuttavia sono sempre reperibili in quelle mostre internazionali dove sono presenti i coltivatori del Sud America.

Vediamo le illustrazioni di due specie di questo genere, la Trisetella cordeliae e la Trisetella nodulifera.

[/spb_text_block] [spb_single_image image=”7396″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Trisetella nodulifera” width=”1/3″ el_position=”last”] [spb_single_image image=”7382″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Dryadella simula” width=”1/3″ el_position=”first”] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”last”]

Un altro genere di circa quaranta specie che precedentemente apparteneva al genere Masdevallia e che solo dal 1978 è stato incluso in un nuovo genere è il genere Dryadella che hanno origine nella zona compresa tra il Messico del Sud e

Le specie di questo genere non è mai stato popolare a causa dei suoi fiori immersi nel foliame e privi di colori vivaci anche se molto facili da coltivare con gli stessi metodi già descritti per le Trisitella con la sola differenza che le Dryadella preferiscono la coltura in vaso.

Nelle immagini vediamo le due specie più facili da reperire e quindi più diffuse rispetto alle altre specie congeneri, si tratta della Dryadella zebrina e della Dryadella simula.

[/spb_text_block] [spb_single_image image=”7383″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Dryadella zebrina” width=”1/3″ el_position=”first”] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/3″]

E’ interessante sapere che Driade era una dea mitologica che viveva nei boschi ed era custode e protrettrice degli alberi che vi crescevano ed era immortale a differenza delle Amadriadi che custodivano un singolo albero e morivano con esso. Lo Pteroceras semiteretifolium è senza dubbio la più conosciuta tra coloro che collezionano le mini

orchidee. La sua piccola dimensione, la sua pianta simile a una succulenta e la sua abbondante fioritura fanno di questa vandacea una delle specie più amate tra le mini orchidee. Si coltiva in semi ombra su zattere di sughero e vanno bagnate almeno una volta al giorno, quando possibile tenere questa specie all’esterno appesa a un albero che faccia filtrare abbondante luce come gli aceri.

[/spb_text_block] [spb_single_image image=”7392″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Pteroceras semiteretifolium” width=”1/3″ el_position=”last”] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”first”]

Le otto specie del genere Dressleriella vivono tra la Costa Rica e il Peru, si coltivano in ambiente ombreggiato, fresco temperato e vanno tenute umide, senza mai esagerare con l’acqua onde evitare processi di marcescenza facili in questo genere e salvo questa particolarità sono facili da coltivare.

Questo genere è caratterizzato da una leggera pubescenza presente su foglie e fiori, ma vi sono due specie la cui villosità è più densa ed evidente, si tratta della Dressleriella pilosissima e della Dressleriella hirsutissima; vediamo in immagine la prima delle due specie.

Vi sono alcuni generi di mini orchidee che vengono coltivate per la bellezza delle foglie e che vengono chiamate ‘Orchidee gioiello’ anche se non ci è ben chiaro il motivo dell’accostamento; una delle più conosciute è Macodepetola originaria compresa tra Malesia e le isole del Pacifico dove vive in ambiente ombreggiato, caldo-temperato e umido.

Una seconda specie è la Lepanthes calodictyion che vive in ambienti freddi sulle montagne di Colombia ed Equador.

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