Tratto da Orchids Luglio 2008, bollettino dell’ American Orchid Society

Le orchidee sono largamente coltivate in serre ed esposte in ambienti chiusi come in conservatori botanici o ambientazioni appositamente ricreate. Questi ambienti chiusi rappresentano situazioni particolarmente sensibili se si considera l’alto passaggio umano e la conseguente esposizione a sostanze residue insetticide ed odorose. Ciò pone un limite all’utilizzo di materiali che possono essere utilizzati nel controllo di insetti ed acari. Tuttavia, i prodotti contro gli organismi nocivi per le orchidee, per esempio regolatori dell’espansione di insetti, saponi insetticidi, oli per l’orticoltura, inibitori alimentari, funghi e batteri benefici, possono essere utilizzati nelle ambientazioni chiuse appositamente ricreate per le nostre orchidee poiché questi prodotti generalmente lasciano pochi residui, sono meno tossici per l’uomo e la loro presenza nell’ambiente è generalmente breve. In oltre non sono prodotti tossici per chi ne fa uso a meno che non ne vengano ingerite grosse dosi. I saponi insetticidi sono tra gli spray più utilizzati sia nelle serre sia nei conservatori botanici.

I saponi insetticidi possono rivelarsi utili nel controllo di una larga varietà di insetti e di acari, compresi gli afidi, i bruchi, le cimici ed i ragnetti rossi (Tetranychus urticae). Un sapone deriva dalla sintesi di una sostanza alcalina, come l’idrossido di sodio (un sapone duro) o l’idrossido di potassio (un sapone leggero), con una sostanza grassa. A livello molecolare, i grassi sono generalmente una miscela di catene di acidi particolarmente grassi. Il sapone è un termine generico riferito ai sali di acidi grassi. Gli acidi grassi rappresentano i componenti principali dei grassi e degli oli presenti nelle piante e negli animali.

I saponi possono essere combinati con olio di pesce, balena, vegetale, cocco, mais, semi di lino, o semi di soia. Per esempio, il sapone verde è un sapone di potassio con olio di cocco che era largamente utilizzato come sapone liquido per le mani nelle toilettes pubbliche. Ora invece è disponibile come sapone per le mani, come shampoo e come trattamento per vari problemi dermatologici. Tuttavia, si è dimostrato efficace anche nel controllo di tutti quegli insetti dal corpo molle, inclusi gli afidi, sebbene non sia classificato anche come insetticida.

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Gli organismi nocivi dal corpo molle, come gli afidi, come i bruchi di lepidotteri o di cimici, come i tripidi, le mosche bianche ed i ragnetti rossi inclusi Tetranychus urticae, sono sensibili alle applicazioni di sapone. Al contrario, gli scarafaggi, i maggiolini ed altri insetti che sono dotati di un corpo che è una vera e propria armatura, non sono attaccabili dai saponi che non riescono a penetrare la dura cuticola di questi insetti. Anche qui tuttavia ci sono delle eccezioni in quanto i saponi si sono dimostrati dei veri e propri sterminatori di blatte. I saponi sono veramente efficaci solo quando gli insetti nocivi e gli acari entrano in diretto contatto con l’irrorazione fino a quando questa rimane umida. I residui di saponi ormai seccati sulla pianta non hanno quasi più, o per niente, effetto sugli insetti e sugli acari poiché i residui di sapone si degradano rapidamente. I saponi insetticidi possono essere pericolosi però anche per i nemici degli insetti nocivi e degli acari, cioè i loro parassiti ed i loro predatori, quali per esempio, le coccinelle e le larve di alcuni crisopidi come la chrysoperla carnea, i quali, se si trovano sulle piante irrorate, muoiono.

Il modo in cui i saponi agiscono non è ancora del tutto chiaro, ma sembra che ci siano quattro modi differenti in cui i saponi uccidono gli insetti nocivi.

  • Primo: I saponi penetrano nell’animale, attraverso gli acidi grassi presenti nella cuticola (la copertura esterna) dell’insetto spaccando o dissolvendo la membrana delle cellule. Il deterioramento delle cellule creato dalle infiltrazioni ed il loro conseguente crollo delle membrane comporta la distruzione delle funzioni respiratorie e la conseguente disidratazione degli insetti nocivi e degli acari.
  • Secondo: I saponi potrebbero agire come regolatori della crescita dell’insetto, interferendo con il metabolismo cellulare e la produzione degli ormoni della crescita durante la metamorfosi (cambiamento di forma).
  • Terzo: I saponi possono bloccare le stimme (pori di respirazione) degli insetti, interferendo quindi con la loro respirazione.
  • Quarto ed ultimo: I saponi possono sciogliere la fosforilazione ossidativa o bloccare la produzione di adenosina trifosfato o ATP (un fosfato organico altamente energetico che è importante nel trasferimento dell’energia durante le reazioni cellulari).

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Esiste una gran varietà di acidi grassi ma solo alcuni hanno proprietà insetticide. Ciò è dovuto semplicemente alla lunghezza delle catene di carbonio dell’acido grasso. La maggior parte dei saponi con attività insetticida sono composti da catene lunghe con 10 o 18 atomi di carbonio, mentre gli acidi grassi a catene corte possiedono proprietà erbicide e di conseguenza potrebbero portare alla morte delle piante.

Ad esempio, il sale dell’acido oleico, un acido grasso costituito da una catena lunga a 18 atomi di carbonio – è presente nell’olio di oliva ed in quello di altri vegetali – possiede un’efficace azione insetticida. In fatti, la maggior parte dei saponi insetticidi, commercialmente disponibili, contengono potassio oleato (sale di potassio di acido oleico).

E’ un’idea errata quella che ogni sapone o detergente possa essere utilizzato per controllare gli insetti o gli acari nocivi, anche se, come già detto, ve ne sono alcuni che hanno questa proprietà e tra l’altro questi ultimi includono molte marche di saponi che si trovano comunemente in commercio, sebbene sulle loro etichette non ne siano menzionate le proprietà insetticide od acaricide.

Per esempio, Palmolive, Dawn, Ivory, Joy, Tide e Dove sono tutti saponi che, se applicati alle piante in una soluzione acquosa all’1 o 2 per cento, mostrano un’azione variamente determinante nel controllo di quegli insetti ed acari nocivi caratterizzati dal corpo molle. Alcune ricerche hanno dimostrato l’efficacia di vari liquidi per piatti e di detergenti sui nocivi sopra citati, come brevemente descritto qui di seguito:

  • Palmolive, Dawn, Joy, Ivory e Dove si sono dimostrati efficaci nella riduzione di mosca bianca delle patate dolci (Bemisia tabaci), dell’afide verde del pesco (Myzus persicae), dell’afide del cavolo (Brevicoryne brassicae) e del ragnetto rosso (Tetranycus orticae) su tutta una serie diversa di piante.
  • Il liquido per piatti Dawn Ultra è efficace nel controllo della blatta (Blatella germanica) e ne causa la mortalità al 100%.
  • Il sapone liquido per piatti Ivory, in concentrazione variante tra lo 0.4 edil 3 per cento, produce un’azione di controllo sugli afidi, i ragnetti rossi, psillidi e tripidi; per questi ultimi le concentrazioni necessarie variano tra 1e 2 per cento.
  • Il detergente per piatti New Day, se utilizzato in soluzione di 2ml/litro, è efficace nel controllo delle mosche bianche, causandone una mortalità del 95% quando queste sono ancora allo stadio di ninfa (Bemisia argentifolii). Il New Day contiene cocamide DEA ed acido di zolfo dodecilbenzene come principi attivi.
  • Il sapone liquido per piatti Ivory ed il detergente Tide, riducono le popolazioni di afidi, di ragnetti rossi degli agrumi, di psillidi e di tripidi sulle piante ornamentali.

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Detto questo, gli esempi sopra citati, non includono le orchidee. I liquidi per piatti e per tessuti sono sempre e principalmente dei prodotti creati per pulire piatti o tessuti e non per uccidere insetti ed acari nocivi. Infatti tutti questi prodotti possono essere dannosi alle piante (fitotossicità) in quanto tendono a sciogliere la cuticola cerosa che protegge le foglie. Sebbene le foglie di molte orchidee siano protette da una cuticola più spessa del normale ed i fiori siano particolarmente cerosi, il pericolo di fitotossicità permane.

I saponi regolarmente depositati e commercialmente disponibili per la loro azione insetticida, sono meno dannosi per le cuticole cerose delle piante rispetto ai prodotti per la pulizia. I liquidi per piatti e per tessuti, se utilizzati come saponi insetticidi, mancano di attività residua e di conseguenza occorrono applicazioni più frequenti, che, però, causano danni alle foglie ed ai fiori di vari tipi di orchidee. Oltretutto, i detergenti sono chimicamente diversi dai saponi, i quali, soprattutto quelli per le mani, non sono necessariamente prodotti con acidi grassi puri.

E’ importante notare che queste soluzioni non hanno marchi depositati per il controllo di insetti e di acari nocivi. Le aziende di saponi, infatti, non li producono con l’intento di vendere un prodotto insetticida od acaricida anche perché occorre la procedura di registrazione ed il permesso della Environmental Protection Agency (EPA) – (l’Ufficio di Protezione Ambientale americano).

Il tipo di acido grasso, la lunghezza della catena del carbonio e la concentrazione dell’acido sono presenti, nel caso di saponi e detergenti per piatti e per tessuti, in quantità del tutto sconosciute. Inoltre la loro efficacia, come insetticidi, può essere compromessa da profumi ed agenti coloranti. Un ulteriore aspetto negativo sta nel fatto che queste soluzioni precipitano in acqua dura, riducendone quindi l’efficacia.

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Nonostante le proprietà insetticide ed acaricide di alcuni saponi e detergenti, l’uso di questi prodotti,in particolar modo sulle orchidee, dovrebbe essere evitato, principalmente perché non sono articoli con un numero di registrazione EPA. Altro fatto importante: un’azienda che produce pesticidi, in genere, cercherà sempre di risolvere gli eventuali problemi causati dai loro prodotti, mentre un’azienda che produce liquidi per piatti o tessili, non si lascerà mai coinvolgere nel caso i cui delle orchidee siano danneggiate per l’uso improprio che se ne fa dei loro prodotti.

Raymond A. Cloyd, PhD, è professore associato con specializzazione in entomologia ornamentale e gestione integrata dei nocivi del Dipartimento di Entomologia della Kansas State University. E’ anche membro del Consiglio Editoriale per la rivista Orchids, 123 Waters Hall, Manhattan, Kansas 66506 (e-mail: rcloyd@ksu.edu)

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I prodotti e le istituzioni citate in questo articolo sono presenti negli Stati Uniti d’America e quindi non necessariamente in Italia e quando presenti non è garantita la conformità con i prodotti USA. Abbiamo pubblicato l’articolo perché lo riteniamo di grande interesse e ci permettiamo di dare alcuni consigli a chi volesse sperimentare quanto

esposto nell’articolo: Se presenti sul mercato, usate saponi espressamente dichiarati per uso botanico, altrimenti evitate di usare saponi ad alta detergenza come quelli per stoviglie o per lavatrici, provate saponi per le mani o di Marsiglia,diluiti con dosi pari alla metà di quelle citate nell’articolo. Dopo 24 ore nebulizzare abbondantemente con acqua piovana per pulire la pianta dal prodotto utilizzato ed attendere almeno 15 giorni prima di continuare il trattamento controllando che non vi siano alterazioni di alcun tipo sulle foglie trattate.

Un particolare ringraziamento a Roberto Staricco che ha reso possibile la divulgazione di questo articolo,grazie al suo meticoloso lavoro di traduzione.

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