Intermedia
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15°C – 30°C
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Abbondante, ma non diretta
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50%
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Regolarmente, a composto asciutto
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Moderato con dosi di concime bilanciato di 1 gr / litro
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Vaso con corteccia
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No
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Passate con il cursore sulle caselle per girarle e svelarne il contenuto; le caselle piu’ piccole non hanno dei dettagli da svelare
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Questo ibrido molto diffuso in commercio è ottenuto tramite l’incrocio tra il genere Miltonia e il genere Brassia, la sua abbreviazione è Mtssa. In realtà molto spesso per la creazione di questi ibridi, il genere Miltonia viene sostituito dal genere Miltoniopsis.
Esistono molti ibridi multispecifici che oltre ai due generi detti sopra hanno altri generi che hanno contribuito a formare l’ibrido come nel caso della Beallara e dellla Degarmoara; questi ibridi dovranno essere coltivati come qui dettagliato per la Miltassia.
Non è un ibrido difficile da coltivare, sia in serra come in casa, è sufficiente attenersi a quelle poche regole che vengono date qui di seguito.
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Deve essere coltivata in ambiente temperato-caldo con minimi notturni intorno ai 16/18 gradi fino ai 24/26 gradi diurni e per questo è un ibrido che si può tranquillamente coltivare in casa.
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Necessita di molta luce, evitando lunghi periodi di esposizione ai raggi solari diretti durante il periodo estivo. La posizione ideale dovrebbe essere un davanzale di finestra con una tendina chiara dalla trama leggera.
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L’umidità ambientale per questo ibrido dovrebbe essere più o meno del 50%, che è poi quella che si trova normalmente nelle case; è necessario tenere presente che nel periodo estivo, sia in casa che all’aperto, l’umidità scende normalmente al 20/25%, questo ci obbliga a fare in modo di riportare la percentuale di umidità a valori più alti, la qual cosa si può ottenere in due modi, il primo è quello più ovvio di eseguire delle spruzzature sulla pianta, cosa che non sostituisce le normali bagnature; il secondo è quello di mettere della ghiaia nel sottovaso, aggiungere acqua che non superi il livello della ghiaia in modo da ottenere una evaporazione che innalzi l’umidità intorno alla pianta.
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Le bagnature devono essere fatte regolarmente quando il composto si sia asciugato completamente facendo attenzione di non lasciare seccare per più di uno o due giorni il composto stesso: l’intervallo di tempo tra le bagnature è variabile in quanto d’Estate, magari all’aria aperta, può essere di 2-3 giorni, mentre in Inverno può allungarsi fino ad arrivare a 15-20 giorni.
Il tipo di bagnatura può essere scelto con il sistema a doccia o con quello a immersione per 10/20 minuti, l’importante è non usare acqua fredda e lasciare sgocciolare bene il vaso in modo che non venga trattenuta acqua all’interno dello stesso.
Generalmente viene consigliato di eseguire le bagnature al mattino, questo va bene quando esiste una sensibile escursione termica tra il giorno e la notte, mentre durante il periodo caldo estivo è meglio bagnare poco prima del tramonto del sole in modo da offrire un periodo di umidità più lungo, d’altra parte è abbastanza noto che ai tropici piove quasi sempre di notte.
Una cosa importante delle bagnature è utilizzare acqua piovana, perché quella dei rubinetti può contenere calcare o peggio tracce di cloro.
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Per questo ibrido è necessaria una buona concimazione che dovrà essere fatta con concime solubile in acqua di tipo bilanciato (NPK 20 20 20) con dosi di 1 grammo per litro d’acqua da somministrare una volta ogni tre bagnature a substrato ancora ben umido; non fertilizzare nei mesi caldi di Luglio e Agosto e nei mesi freddi invernali durante i quali si dovrà offrire alla pianta una temperatura più fresca (intorno ai 18C° gradi) accompagnato da un diradamento delle bagnature.
[/spb_text_block] [divider type=”go_to_top_icon1″ text=”Torna su” full_width=”no” el_class=”generalita” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block title=”Media e rinvaso” pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
Le piante vengono coltivate esclusivamente in vaso disponendo sul fondo di esso della corteccia di grosso taglio per un’altezza di due dita circa che permetta un buon drenaggio e utilizzare poi della corteccia di pezzatura fine mischiata con un quarto di sfagno.
Esistono due motivi per cui si renda necessario il rinvaso della pianta; il primo è dovuto al degrado del composto che si evidenzia con l’annerimento della corteccia e con la presenza di muffe; il secondo è dovuto all’eccessiva crescita della pianta; in questo caso si può scegliere di rinvasare la pianta in un contenitore più grande, oppure separare dalla pianta i nuovi pseudobulbi a radici esposte e creare un nuovo vaso.
[/spb_text_block] [/spb_column] [spb_column width=”1/2″ el_position=”first”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_single_image image=”4711″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Miltassia estrelita” width=”1/1″ el_position=”first last”] [/spb_column] [spb_column width=”1/2″ el_position=”last”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_single_image image=”4714″ image_size=”full” frame=”noframe” intro_animation=”none” full_width=”no” lightbox=”yes” link_target=”_self” caption=”Miltassia (mtssa aztec x milt castanea)” width=”1/1″ el_position=”first last”] [/spb_column] [/spb_row] [spb_row row_bg_type=”image” parallax_image_height=”content-height” parallax_image_movement=”fixed” parallax_image_speed=”0.5″ parallax_video_height=”window-height” parallax_video_overlay=”none” row_overlay_opacity=”0″ width=”1/1″ el_position=”first last”] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [divider type=”go_to_top_icon1″ text=”Torna su” full_width=”no” el_class=”generalita” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]
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