Orchis 2022 n. 1
Editoriale
Cari lettori,
ed eccoci con la prima uscita del 2022, con alcune interessanti novità.
Per tutto il 2022, verranno pubblicate in ogni numero di Orchis le trascrizioni dei due webinar proposti da LifeOrchids, tenuti da Lorenzo Dotti e Amalita Isaja, che ringraziamo per la disponibilità, che trattano molti aspetti inerenti le orchidee spontanee italiane del Nord Italia. In questo numero Lorenzo e Amalita ci propongono il “Calendario delle orchidee spontanee: da dicembre a ottobre, la lunga stagione delle fioriture” e “Inverno e inizio primavera: interventi a favore delle orchidee selvatiche”.
La seconda notizia è legata alla nuova Collezione ALAO.
Abbiamo pensato a tutti i soci lontani, che non hanno la possibilità di visitare direttamente le serre di Villa Litta, e abbiamo deciso che d’ora in poi pubblicheremo su Orchis le foto delle migliori fioriture e delle specie più particolari.
Nel corso dei primi mesi dell’anno, ALAO non è stata impegnata in veri e propri eventi orchidofili, ma ha collaborato a due iniziative sociali importanti, che troverete nella sezione degli eventi: ”M’illumino di Meno” e “Scarpe Rosse, quando il design diventa simbolo”.
Marco Zuccolo ci presenta, in modo accurato, il mondo dell’illuminazione artificiale, molto utile per integrare le ore di luce o per coltivare in orchidari e grow-box. Osvaldo Rozzo invece, giudice associato della Società Felsinea di Orchidofilia, ci presenta una rassegna sulle specie, sugli ibridi e sulla coltivazione dei Phragmipedium; tutti conosciamo il color rosso-arancio accattivante del Phragmipedium besseae, ma non è l’unico della famiglia a stupire, c’è anche, ad esempio l’imponente Phragmipedium kovachii.
Oltre a questi due webinar, è stata trascritta anche la conferenza presentata a Varese Orchidea 2022 da Antonietta Ferrari, argomento non strettamente orchidofilo, ma che comunque è legato alle orchidee e alla loro bellezza in questa pratica della cultura giapponese: “Ikebana: la via delle orchidee”.
Tra le curiosità, Marco Malacarne ci spiega come realizzare una sfagnera in giardino o terrazzo, ideale per coltivare le orchidee palustri e le piante carnivore che, in alcuni casi, condividono lo stesso habitat. Tra le orchidee palustri, forse la più nota è la Pecteilis radiata, più comunemente conosciuta con il suo sinonimo Habenaria radiata, l’orchidea “airone”.
In combinazione a questo articolo anche la scheda di coltivazione, dedicata al Calopogon tuberosus, altra orchidea palustre molto affascinante e poco conosciuta.
Buona lettura e buon anno nuovo!
Francesca Castiglione
Redattrice
Per info: info@alao.it