Phalaenopsis SweetMemory ‘Liodoro’

SCHEDA IBRIDI di Francesca Castiglione

PARENTELA
La Phalaenopsis Sweet Memory ‘Liodoro’ è una linea clonale di un ibrido secondario che nasce dall’incrocio tra la Phalaenopsis violacea e l’ibrido primario Phalaenopsis Deventeriana; a sua volta la Phalaenopsis Deventeriana deriva dall’incrocio della Phalaenopsis amabilis con la Phalaenopsis amboinensis. Questo ibrido è quindi derivato da tre specie ascendenti: per il 50% dalla Phalaenopsis violaceaper il 25% dalla Phalaenopsis amabilis e per il restante 25% dalla Phalaenopsis amboinensis. La Phalaenopsis Sweet Memory ‘Liodoro’ ha fiori appariscenti e profumati, il colore giallo di base del fiore è una caratteristica ereditata dalla Phalaenopsis Deventeriana, che a sua volta lo ha ereditato dalla Phalaenopsis amboinensis; le sfumature viola e rosa carico, come pure il labello, li ha ereditati dalla Phalaenopsis violacea. La fine punteggiatura (così fine e ravvicinata da sembrare una sfumatura di colore), è stata ereditata dalla Phalaenopsis Deventeriana. La dimensione del fiore e la lunghezza dello stelo sono maggiori rispetto alla Phalaenopsis violacea, grazie all’influenza della Phalaenopsis amabilis. I fiori della Phalaenopsis Sweet Memory ‘Liodoro’ sono più coriacei, cerosi e consistenti rispetto agli altri ibridi commerciali comuni di Phalaenopsis, grazie all’influenza della Phalaenopsis violacea e della Phalaenopsis amboinensisda cui eredita anche la forma aperta e ben allargata dei petali e dei sepali. Sempre grazie all’influenza di queste due specie la pianta cresce compatta, di dimensioni medie,  con foglie verde chiaro che tendono ad abbassarsi durante lo sviluppo, crescendo con un portamento orizzontale.

STORIA
La Phalaenopsis Sweet Memory è stata registrata nell’International Orchid Register dell’RHS nel 1982 da Universal, mentre la Phalaenopsis Deventeriana è stata registrata nel 1927 da Van Deventer. Nonostante sia in commercio da molti anni, la Phalaenopsis Sweet Memory ‘Liodoro’, così come la Phalaenopsis Mini Mark, continua a riscuotere grande successo, ricercata e apprezzata dai collezionisti soprattutto per il suo profumo, caratteristica rara nelle Phalaenopsis ibride. Comunemente è conosciuta come Phalaenopsis Liodoro, anche se in realtà non è propriamente corretto; il nome dell’ibrido è Sweet Memory e ‘Liodoro’ si riferisce alla cultivar, è il nome clonale; quindi, il nome corretto è Phalaenopsis Sweet Memory ‘Liodoro’. Negli anni questo ibrido ha ricevuto quasi 50 premi da varie società orchidofile. Degno di nota è il fatto che sono state premiate varie cultivar, tranne la ‘Liodoro’, nonostante sia la più famosa e conosciuta. L’American Orchid Society ha premiato per la prima volta la Phalaenopsis Sweet Memory ‘The King’ il 18 marzo 1983, che si è meritata la Menzione dei Giudici HCC/AOS con 76 punti. Tra i vari riconoscimenti ricordiamo i più importanti: il 2 maggio 1997 la Phalaenopsis Sweet Memory ‘Ponkan’ ha ricevuto il Certificato di Merito Colturale CCM/AOS con 86 punti e un secondo Certificato di Merito Colturale CCM/AOS con 88 punti il 27 marzo del 1998. La Phalaenopsis Sweet Memory ‘Amy Dawn’ invece ha ottenuto il Certificato di Merito Colturale CCM/AOS con 86 punti il 27 aprile 1998; il 22 maggio 2000 ha ottenuto il riconoscimento AOS più alto dato fino ad ora a questo ibrido, il Certificato di Eccellenza Colturale CCE/AOS con ben 92 punti. Il 12 giugno 2010 la Phalaenopsis Sweet Memory ‘Sunprarie’ ha ricevuto un Encomio dei Giudici JC/AOS per la particolare forma pelorica  del fiore.

CURIOSITÀ
Grazie al delicato profumo tropicale e agrumato, la Phalaenopsis Sweet Memory ‘Liodoro’ è diventata famosa, ma attenzione, il profumo inizia a farsi sentire solo quando i fiori sono completamente aperti. Per la pianta, infatti, sarebbe un grande spreco di energie emettere il profumo quando gli insetti impollinatori non possono ancora agire. Racchiude tutti i pregi delle Phalaenopsis: profumata, fioritura scalare prolungata e di facile coltivazione. Gli steli portano 2-3 grandi fiori aperti, dopodiché si aprono subito i nuovi bocci, creando una lunga fioritura che dura oltre un mese, inoltre gli stessi steli possono rifiorire più volte nell’arco dell’anno.

COLTIVAZIONE
Orchidea di facile coltivazione, al pari di tutte le Phalaenopsis commerciali. Si tratta di un’orchidea da serra calda, quindi in inverno la temperatura non deve scendere al di sotto dei 16-18 °C. Ama la luce intensa, ma non tollera il sole diretto. L’umidità ambientale ideale è di circa 60-70 %; se l’umidità non è molto elevata, ad esempio sui davanzali delle nostre case, va coltivata in vaso, utilizzando un substrato drenante e areato, ad esempio bark o lapillo vulcanico. In caso di umidità elevata può anche essere coltivata su zattera di sughero, una buona circolazione d’aria è sufficiente per evitare l’insorgere di malattie come funghi e marciumi. Va innaffiata quando le radici sul fondo del vaso sono argentee, indice che il substrato è asciutto. Questa pianta non è esigente per quanto riguarda la concimazione, è sufficiente un concime bilanciato con microelementi, saltuariamente alternato al nitrato di Calcio e al solfato di Magnesio, elementi fondamentali per la corretta crescita delle piante in generale.