SCHEDA SPECIE di Francesca Castiglione
GENERALITÀ
La Phalaenopsis cornu-cervi inizialmente è stata descritta da Breda nel 1828 come Polychilos cornu-cervi; successivamente, nel 1860, è stata descritta come Phalaenopsis cornu-cervi da Karl Ludwig Blume e Heinrich Gustav Reichenbach. Il nome dell’epiteto si riferisce al rachide appiattito dell’infiorescenza, che assomiglia a un corno. È un’orchidea di piccole dimensioni a crescita monopodiale, con un corto fusto avvolto da basi fogliari imbricanti che portano foglie carnose, strette, lucide, coriacee e giallastre, da oblungo-ligulate a oblungo-oblanceolate, ottuse, lunghe da 13 a 23 cm e larghe 4 cm. Fiorisce lateralmente su infiorescenze lunghe da 9 a 42 cm, il rachide è ramificato e appiattito, racemoso o panicolato, porta fiori carnosi profumati, di lunga durata, che possono sbocciare in qualsiasi periodo dell’anno, prevalentemente dalla primavera all’autunno. L’infiorescenza è appiattita flessuosa e alata con brattee ovate cucullate, ha fiori che si aprono in sequenza da 3 a 5 fiori aperti contemporaneamente su ogni infiorescenza. I fiori sono lucidi e cerosi, di 3-5 cm di diametro, a forma di stella, di color giallo-verde con macchie di color bruno con labello bianco nella forma tipo.
HABITAT
Originaria di India, Myanmar, Thailandia, Laos, Vietnam, isole Nicobare, Malesia, Giava, Borneo, Sumatra e Filippine dove cresce dai 200 ai 1000 metri di altitudine come epifita o litofita di piccole dimensioni. Si può trovare in diversi ambienti: epifita su alberi nei boschi umidi ombrosi, litofita su rocce in pieno sole, in luoghi di pianura esposti su vegetazione rachitica in aree abbastanza esposte, in fitte foreste fluviali o di pianura su alte chiome con forte rugiada. In Myanmar la Phalenopsis cornu-cervi cresce a bassa quota sugli isolotti paludosi della foce del fiume Irrawaddy; in India cresce nella giungla insieme al Dendrobium lindleyi; in Indonesia si trova su alberi che crescono su colline calcaree insieme alla Phalaenopsis maculata; in Malesia cresce con la Phalaenopsis violacea, ma predilige posizioni più esposte e ha un periodo di riposo. La Phalenopsis cornu-cervi in inverno ha un distinto periodo di riposo che, se vive nelle foreste, è più leggero in quanto c’è comunque molta umidità data dalla rugiada, invece se cresce nelle zone più aperte ed esposte, il periodo asciutto è più marcato.
TEMPERATURA
La Phalaenopsis cornu-cervi viene coltivata principalmente in serra calda, anche se in natura, in alcune zone, la temperatura scende fino a 14°C con riposo asciutto, situazione in cui la pianta può perdere le foglie e tornare a vegetare in primavera. In coltivazione è sconsigliato sottoporre queste orchidee a un riposo così estremo, che rende la pianta più debole. Normalmente viene coltivata a temperature minime di 18 °C ma, se pur con l’illuminazione continua a non fiorire, potrebbe essere necessario portare la temperatura minima a 16 °C, dando un leggero riposo asciutto. La Phalenopsis cornu-cervi necessita di uno sbalzo termico di circa 10 °C. In natura, infatti, in alcuni habitat, la differenza di temperatura fra il giorno e la notte arriva anche a 15 °C.
LUCE
La Phalaenopsis cornu-cervi ha buona tolleranza ad alti livelli di luminosità: necessita di luce intensa e può tollerare il sole diretto nelle ore meno calde della giornata, in relazione alla zona di provenienza, altrimenti l’esposizione al sole può causare delle ustioni. Per capire se la quantità di luce fornita è corretta, bisogna osservare il colore delle foglie che devono essere di color verde chiaro. Se le foglie sono di color verde scuro vuol dire che la pianta riceve poca luce. Se non fiorisce potrebbe essere per l’illuminazione non sufficiente. Il suo fotoperiodo ideale è di 12 ore al giorno.
UMIDITÀ
La Phalaenopsis cornu-cervi necessita di buona umidità: se coltivata in vaso va bene un’umidità minima del 55%, mentre se si coltiva su zattera è necessaria un’umidità di almeno il 70%.
ACQUA
La Phalenopsis cornu-cervi va innaffiata regolarmente nella stagione calda lasciando asciugare leggermente il substrato tra un’innaffiatura e l’altra, per evitare il rischio di incorrere nel marciume radicale. Se coltivata su zattera, va innaffiata 1-2 volte al giorno. Di solito in coltivazione non viene effettuato il riposo asciutto, in inverno si riducono le innaffiature in relazione alla diminuzione delle temperature. È inoltre meglio innaffiare al mattino in modo che la pianta e soprattutto le ascelle fogliari siano ben asciutte durante la notte, nelle ore più fredde, per evitare il marciume del colletto.
FERTILIZZAZIONI Una concimazione classica per orchidee è più che sufficiente, con il metodo del “poco ma sempre”, utilizzando acqua da osmosi o piovana con aggiunta di un buon concime bilanciato con microelementi a 250-300 µS/cm, alternati ogni tanto con il Nitrato di Calcio e il Solfato di Magnesio. Per evitare accumuli di sali minerali sulle radici, è opportuno occasionalmente innaffiare abbondantemente con sola acqua da osmosi o piovana.
VENTILAZIONE
La Phalaenopsis cornu-cervi necessita di una buona ventilazione, l’aria stagnante con umidità elevata può causare l’insorgere di malattie.
MEDIUM E RINVASO
La Phalaenopsis cornu-cervi si coltiva sia in vaso che su zattera. Vengono utilizzati vasi in plastica con solo bark medio, cresce molto bene anche il lapillo vulcanico grossolano o altri substrati che abbiano la caratteristica di essere grossolani e ben drenanti per evitare i ristagni idrici. Se si utilizza un substrato organico la pianta va rinvasata ogni due anni, preferibilmente in primavera, con la ripresa vegetativa. Nel caso del lapillo vulcanico, essendo un substrato inorganico, non è necessario effettuare il rinvaso periodico dato che è un materiale che non degrada, si rinvasa solo se l’apparato radicale non sta più nel vaso o se ci sono problemi radicali. Per coltivarla su zattera si può utilizzare la corteccia di sughero con poco sfagno secco a fibra lunga; questo tipo di coltivazione è indicato in serra o dove l’umidità ambientale è elevata, in casa è meglio coltivarla in vaso.
ALTRO – CURIOSITÀ
La Phalaenopsis cornu-cervi è una specie molto robusta e adattabile dato che in natura si può trovare in habitat differenti. Esistono due tipi di coltivazione diversi per questa orchidea: gli esemplari provenienti dai boschi amano meno l’illuminazione intensa e non fanno riposo, quelli provenienti dalle zone soleggiate amano la luce intensa e hanno un periodo di riposo più marcato. Le infiorescenze durano molti anni e continuano a produrre fiori in sequenza, ciclicamente, quindi non vanno mai tagliati gli steli, a meno che non secchino. Il singolo fiore può durare fino a quattro settimane. La Phalaenopsis cornu-cervi ha molte varietà e forme di colore differenti, molto belle e apprezzate, che si differenziano dalla colorazione tipo con base giallo-verde e macchie brune: tra le più comuni ricordiamo la Phalaenopsis cornu-cervi forma flava, che ha i fiori completamente gialli; la Phalaenopsis cornu-cervi varietà thalebanii, con fiori di color rosso intenso con leggere barrature di color giallo, la Phalaenopsis cornu-cervi varietà pantherina che porta fiori dalla marcata maculatura e la Phalaenopsis cornu-cervi forma chattaladae con fiori di color rosso intenso uniforme e labello bianco.