Cattleya dowiana

Cattleya dowiana, foto e coltivazione di Michelangelo Di Schiena ORCHIS NS 2024 p.96

La Cattleya dowiana venne trovata per la prima volta in Costa Rica nel 1850 dal cacciatore di orchidee Josef Warszewicz, ma tutti gli esemplari inviati in Inghilterra morirono prima si produrre un solo fiore. La nuova Cattleya dal colore giallo fiorì inaspettatamente tra le piante inviate da Skinner nel 1865, fu descritta solo nel 1867 da James Bateman nel Curtis’s Botanical Magazine. Cattleya monofoliata, epifita di medie dimensioni, fiorisce a fine autunno, con pochi o diversi fiori molto appariscenti, di breve durata ma molto profumati.

Cattleya ×whitei

Cattleya ×whitei ‘Blumenau’, foto di Francesca Castiglione, coltivazione di Asendorf Orchideen, mostra Varese Orchidea 2016 0RCHIS NS 2024 p.76

La Cattleya ×whitei è un ibrido primario ottenuto dalla combinazione della Cattleya schilleriana con la Cattleya warneri, si trova in natura in Brasile, da Bahia a Espírito Santo nel bioma umido; l’uomo ha prodotto nuovi cloni utilizzando le varie forme di colore di esemplari selezionati dei due genitori. I migliori esemplari sono stati realizzati partendo da genitori dalla forma di colore coerulea.

Cattleya aclandiae

Cattleya aclandiae, foto e coltivazione di Federico Corotti, ORCHIS NSpeciale 2024 p.64

La Cattleya aclandiae fu descritta per la prima volta dal botanico inglese John Lindley nel 1840; è così nominata in onore di Lady Ackland, autrice dei disegni e moglie di Sir Thomas Dyke Ackland, che fu il primo europeo a coltivare con successo questa orchidea nelle proprie serre. E’ una Cattleya bifoliata, epifita a sviluppo simpodiale di piccole dimensioni a crescita compatta. Fiorisce in primavera ed estate dai nuovi pseudobulbi, la dimensione del fiore è molto grande rispetto alla dimensione della pianta. I fiori sono spessi, cerosi, profumati e speziati, di lunga durata. E’ presente in diverse forme di colore coerulea, rubra, alba e albescens. Unica nel genere Cattleyea, può rifiorire anche quattro volte in un anno.

Cattleya Cruella

Cattleya cruella, foto e coltivazione di Manuel Riva, Orchis NS 2024 p.60

La Cattleya Cruella è un ibrido primario dato dalla combinazione della Cattleya tenebrosa con la Cattleya tigrina, due specie originarie del Brasile. L’infiorescenza porta fino a quattro grandi fiori; la dimensione e il numero di fiori portati sono stati ereditati dalla Cattleya tenebrosa, la fragranza delicata invece dalla Cattleya tigrina. Ibrido ottenuto con l’applicazione di tecniche avanzate di miglioramento genetico, registrato dall’azienda Krull Smith nel 2019.

Cattleya pumila

Cattleya pumila, forma colore coerulea, Foto di Francesca Castiglione, mostra Varese Orchiedea 2011, ORCHIS NSpeciale 2024 p.52

La Cattleya pumila fu descritta per la prima volta da William Jackson Hooker nel 1838; l’epiteto specifico si riferisce alle piccole dimensioni della pianta soprattutto in proporzione alla dimensione dei fiori, che di solito sono grandi quanto la pianta. Sono state descritte molte varianti di colore, dal colore candido della forma alba al quasi blu della forma coerulea.

Cattleya forbesii

Cattleya forbesii, foto di Francesca Castiglione, mostra Varese Orchidea 2016 ORCHIS NSpeciale 2024 p.18

Considerata da molti una delle Cattleya bifoliate meno belle, la Cattleya forbesii viene coltivata per la crescita rigogliosa e la fioritura generosa, ha una lunga storia e molti sinonimi. E’ originaria del Brasile, cresce su alberi e rocce, o su cespugli al di sotto degli alberi.

Cattleya purpurata

Cattleya purpurata colorazione carnea Foto di Francesca Castiglione Coltivazione di Claudio Nardotto Piovera Orchiedea ORCHIS NSpeciale 2024 p.4

La Cattleya purpurata è storicamente e più comunemente conosciuta con il sinonimo Laelia purpurata. Per molti anni è stata spostata più volte nei due generi, finchè nel 2008 e’ stata definitivamente collocata tra le Cattleya. La Cattleya purpurata è una delle più belle del genere ed ha una colorazione molto variabile.

Andinia barba-caprina, una nuova specie del Perù

Andinia barba-caprina Orchis 4 2021 p.95

L’Andinia barba-caprina è una orchidea epifita, scoperta nel 2019 durante una spedizione botanica nella foresta montana della Cordigliera centrale andina peruviana. L’Andinia barba-caprina è morfologicamente simile all’Andinia tingomariana. L’epiteto deriva dai lunghi peli presenti vicino alla base del labello di questa specie che ricordano il ciuffo di lunghi peli pendenti dalla mascella inferiore delle capre.

Marco Toffoletti di Piante Pazze

Intervista Marco Toffoletti Foto1 ORCHIS 4 2021 pp.96-100

INTERVISTA di Francesca Castiglione Da ORCHIS, Numero 4, Anno 2021, pp. 96-100 Come si è verificato il tuo primo incontro con le orchidee? E come ti sei appassionato?La prima volta che presi in mano un vaso di orchidee fu alcuni anni fa, ed era il giorno precedente alla Festa della donna: volevo fare un regalo […]

Chiloschista bhutanensis, una nuova specie dal Bhutan

CHILOSHISTA Orchis 1_2023

La nuova specie, Bulbophyllum claviforme, è originaria della provincia di Sơn La ed è stata coltivata nella città di Ho Chi Minh. La pubblicazione presenta una descrizione dettagliata e le cifre di questa specie. Si differenzia da tutti i membri noti del genere Bulbophyllum per il colore dei fiori, la corta infiorescenza e i peli clavati lungo il margine del sepalo dorsale e dei petali.