Telipogon pillaropatatensis, una nuova specie dall’Ecuador

Telipogon pillaropatatensis Foto A B C D

La nuova specie Telipogon pillaropatatensis proviene dalle Ande dell’Ecuador centro-orientale, a Tungurahua nel Parque Nacional Llanganates (PNL) situato nella Cordillera de Los Llanganates, noto per la sua ricca biodiversità, alti livelli di endemismo vegetale e significato storico. La zona cuscinetto del PNL è situata nello spartiacque superiore del fiume Pastaza, settore chiave per la ricerca biologica in Ecuador. dove sono state descritte numerose nuove specie
Durante una spedizione botanica nel PNL, nella zona cuscinetto del parco fu trovata una specie di Telipogon dai fiori grandi che viene ora descritta con il nome Telipogon pillaropatatensis.

Paphiopedilum Lawrenceanum

Paphiopedilum lawrenceanum foto di Francesca Castiglione e coltivazioe di Alfredo Riboni

Il Paphiopedilum lawrenceanum venne descritto nel 1878 come Cypripedium lawrenceanum dal botanico tedesco Heinrich Gustav Reichenbach in Gardener’s Chronicle, 2nd series. Successivamente, nel 1888, venne spostato nel sottogenere Paphiopedilum e nella sezione Barbata dal botanico tedesco Ernst Hugo Heintich Pfitzer, prendendo l’attuale nome di Paphiopedilum lawrenceanum. L’epiteto lawrenceanum è stato dato in onore di Sir Trevor Lawrence, appassionato coltivatore inglese di orchidee e presidente della Royal Hortuicultural Society dell’800

Paphiopedilum Alfredo Riboni

Alfredo Riboni con Paphiopedilum Alfredo Riboni Foto di Francesca Castiglione e coltivzione di Gioele Porrini Orchis n 1 2024

Il Paphiopedilum Alfredo Riboni nasce dalla combinazione del Paphiopedilum Booth’s Stone-Lady con il Paphiopedilum lowii. A sua volta il Paphiopedilum Booth’s Stone-Lady è dato dall’incrocio del Paphiopedilum Lady Isabel con il Paphiopedilum stonei; il Paphiopedilum Lady Isabel è dato dall’incrocio tra il Paphiopedilum rothschildianum con il Paphiopedilum stonei. Quindi i genitori ancestrali del Paphiopedilum Alfredo Riboni sono: 50% Paphiopedilum lowii, 37,5% Paphiopedilum stonei e 12,5% Paphiopedilum rothschildianum.

Mormodes lineata

Mormodes lineata

Il genere Mormodes comprende circa 80 specie di orchidee epifite a crescita simpodiale originarie del centro-sud America. In inglese le Mormodes vengono chiamate “orchidee goblin” a causa della particolare forma del labello. Come le Clowesia e le Dressleria, anche le Mormodes hanno fiori bisessuali (o perfetti), ma la fecondazione del fiore non è comunque possibile fin quando non viene rimosso il polline.

Paphiopedilum charlesworthii

Paphiopedilum charlesworthii, foto di Francesca Castiglione, mostra Varese Orchidea 2009 Orchis N speciale 2023 p.157

Il Paphiopedilum charlesworthii venne scoperto da Moore, in Myanmar.
Venne descritto nel 1893 come Cypripedium charlesworthii e nel 1895 venne spostato di genere e chiamato Paphiopedilum charlesworthii.
Ha fiori color marrone-castano con il
grande sepalo dorsale di color rosa brillante a contrasto, la pianta è di piccole dimensioni, e tende ad accestire facilmente.

Paphiopedilum Pinocchio

Paphiopedilum Pinocchio, foto e coltivazione di Francesca Castiglione Orchis N speciale 2023 p.152

Il Paphiopedilum Pinocchio è l’ibrido primario tra il Paphiopedilum glaucophyllum e il Pahiopedilum primulinum, tutte e due specie multiflorali della sezione Cochlopetalum, a cui appartengono specie che fioriscono in successione e sono tutte molto simili nella forma, con poche, piccole variazioni.

Paphiopedilum spicerianum

Paphiopedilum spicerianum foto di Francesca Castiglione

Il Paphiopedilum spicerianum è stato descritto per la prima volta da Reichenbach nel 1880 con il sinonimo di Cypripedium spicerianum, fu descritto come Paphiopedilum nel 1888 da Pfitzer. Orchidea di medio-piccole dimensioni a crescita monopodiale, ha 5 foglie oblunghe disposte alternativamente lunghe 15-30 cm, di color verde chiaro opaco, punteggiate di viola sulla superficie esterna verso la base.

Paphiopedilum hirsutissimum  

Paphiopedilum hirsutissimum, foto di Francesca Castiglione, coltivazione di Claudio Nardotto. mostra Piovera Orchidea 2023 Orchis Numero speciale 2023 p.132

Il Paphiopedilum hirsutissimum fu descritto per la prima volta nel 1857 con il sinonimo Cypripedium hirsutissimum da Lindley ex Hook. f. in Curtis’s Botanical Magazine, successivamente come Paphiopedilum hirsutissimum da Stein nel 1892. L’epiteto deriva dal latino hirsutus, che significa ‘ispido’, per l’infiorescenza pelosa della brattea, dell’ovario e del retro del fiore.

Paphiopedilum Dollgoldi 

Paphiopedilum-Dollgoldi-‘Schio-2011-Medaglia-dArgento-AIO-foto-di-Francesca-Castiglione-mostra-Giardino-Jacquard-2011-p104

Il Paphiopedilum Dollgoldi è un ibrido primario che nasce dall’incrocio tra il Paphiopedilum rothschildianum, del gruppo dei multiflorali, e il Paphiopedilum armeniacum della sezione Parvisepalum, ben rappresentando le migliori caratteristiche delle due specie antenate.

Paphiopedilum Saint Swithin

Paphiopedilum-Saint-Swithin-foto-di-Francesca-Castiglione-coltivazione-di-Gioele-Porrini-mostra-Varese-Orchidea-2022

Il Paphiopedilum Saint Swithin è un ibrido primario tra il Paphiopedilum philippinense e il Paphiopedilum rothschildianum, due Paphiopedilum multiflorali di straordinaria bellezza. E’ un ibrido classico registrato nel 1901, ha ottenuto ben 294 riconoscimenti dall’American Orchid Society.