Pleione Wharfedale ‘Pine Warbler’
La Pleione Wharfedale è un ibrido molto particolare, generato dall’impollinazione di Pleione Hekla, a fioritura primaverile con il polline di Pleione Lassen Peak, ibrido a fioritura autunnale. Il periodo di fioritura di questa Pleione è intermedio rispetto a quello dei due genitori, fiorisce infatti nel periodo natalizio. La fioritura può essere ritardata fino al mese di gennaio, ponendo i bulbi a riposo in un luogo con massime non superiori a 2°C.
Calopogon tuberosus
La Maxillaria lineolata è comunemente conosciuta con il sinonimo di Mormolyca ringens, ma recentemente la specie è stata spostata nel genere Maxillaria. È stata de scritta da John Lindley nel 1840 come Trigonidium ringens e trasferita nel genere Mormolyca da R. Schlecter nel 1914. Si tratta di un’orchidea epifita di piccole e medie dimensioni. Pianta molto generosa: fiorisce frequentemente con un grande numero di steli dall’inverno all’estate ed è profumata.
Cymbidium Early Style
Il Cymbidium Early Style è un ibrido primario dato da Cymbidium elegans × Cymbidium erythrostylum. Si tratta di una pianta dal portamento e dalla fioritura elegante, a steli ricadenti, con infiorescenze arcuate, che portano numerosi fiori. E’ stato registrato nell’International Orchid Register dell’RHS il 1° febbraio 1988 da N. Grundon. Ibrido molto adattabile alle diverse temperature, presenta fioritura precoce.
Lycaste aromatica
La Lycaste aromatica prende il nome dal forte aroma di cannella e chiodi di garofano dei suoi fiori, che si sprigiona alla luce del sole. Orchidea epifita decidua a crescita medio-grande, molto fiorifera, Richiede temperature intermedio-fresche.
Lycaste skinneri var. alba
Questa Lycaste prende il nome da George Ure Skinner, collezionista di piante di Manchester e venne descritta da Bateman nel 1840, mentre il termine alba deriva dal latino e significa bianca.
Angulocaste clowesii-dowiana
L’Angulocaste clowesii-dowiana è l’ibrido primario dato dall’incrocio dell’Anguloa clowesii con la Lycaste dowiana. Si tratta di un’orchidea decidua, di facile coltivazione che va tenuta in ambiente fresco.
Paphiopedilum charlesworthii
Il Paphiopedilum niveum, descritto nel 1883, deve il nome al colore bianco candido dei suoi fiori. È un’orchidea compatta del sottogenere Brachypetalum, con foglie screziate e infiorescenze primaverili-estive che portano 1-2 fiori bianchi puntinati di viola, larghi 5-8 cm, proporzionalmente grandi rispetto alla pianta.
Paphiopedilum hirsutissimum
Il Paphiopedilum hirsutissimum fu descritto per la prima volta nel 1857 con il sinonimo Cypripedium hirsutissimum da Lindley ex Hook. f. in Curtis’s Botanical Magazine, successivamente come Paphiopedilum hirsutissimum da Stein nel 1892. L’epiteto deriva dal latino hirsutus, che significa ‘ispido’, per l’infiorescenza pelosa della brattea, dell’ovario e del retro del fiore.
Paphiopedilum insigne
Il Paphiopedilum insigne, descritto da Lindley nel 1824, deve il nome al latino insigne per il suo fiore distintivo. È un’orchidea simpodiale con foglie coriacee e infiorescenze erette che portano fiori cerosi larghi 7-12 cm, caratterizzati da un sepalo dorsale eretto con macchie scure e una fascia bianca. Fiorisce tra autunno e inverno.
Paphiopedilum Micranthum
Il Paphiopedilum micranthum fu descritto nel 1951 con un epiteto errato, poiché il piccolo bocciolo usato per la descrizione fu scambiato per il fiore, nonostante la specie abbia fiori grandi, con il labello più ampio tra Paphiopedilum e Phragmipedium. Appartenente alla sezione Parvisepalum, è una piccola orchidea con foglie screziate e infiorescenze primaverili-estive che portano un singolo fiore, largo fino a 10 cm e di lunga durata, privo di profumo.