Pleione maculata

Pleione maculata Foto1 ORCHIS 1 2021 p.4

Le Pleione sono piccole orchidee terricole originarie delle zone montuose dell’estremo Est asiatico (Cina, Nepal, Tibet, India). Tutte le Pleione possiedono pseudobulbi annuali muniti di 2-3 foglie, ve ne sono due gruppi uno a fioritura primaverire, l’altro autunnale. La Pleione maculata fu descritta da John Lindley nel 1851, ha la particolarità di di fiorire in autunno dalle gemme formatesi sullo pseudobulbo appena giunto a maturazione.

Ansellia africana

Ansellia africana Foto1 ORCHIS N2 2021 p.4

L’Ansellia africana è l’unica specie del suo genere; è endemica di una vasta fascia dell’Africa tropicale che va dal Sud del Sahara fino al Sudafrica.
Può raggiungere notevoli dimensioni e può arrivare a pesare anche più di una tonnellata.

Gastrochilus retrocallus

Gastrochilus retrocallus Foto1 Orchis N3 2021 p.7

Il Gastrochilus retrocallus è una specie un po’ diversa dalle altre appartenenti al medesimo genere. Per molto tempo infatti è stata classificata come Haraella retrocalla, nome con cui è molto nota tra gli appassionati. La pianta è molto piccola e le infiorescenze portano pochi fiori. E’ originaria dell’isola di Taiwan, dove cresce in foreste decidue tra i 500 e i 1500 m di altitudine. Pianta molto adattabile alle diverse temperature e poco esigente.

Guaritonia Why Not

Guaritonia Why Not Becouse, foto di Alejandro Capriles

La Guaritonia Why Not è un incrocio tra la Guarianthe aurantiaca e la Broughtonia sanguinea. Alejandro Capriles racconta come e perchè ha creato questo ibrido. La Guaritonia Why Not è una pianta molto vigorosa, di dimensioni abbastanza compatte, molto facile da coltivare.

Pecteilis radiata

Pecteilis radiata ORCHIS N3 2021 p.52

La Pecteilis radiata ha recentemente cambiato nome, è conosciuta come Habenaria radiata.
Il nome del genere Pecteilis deriva probabilmente dal greco latinizzato πεκτεῖν “pektéin” che significa “tagliare, tosare”, in riferimento alle caratteristiche estremità sfrangiate del labello.
La Pec. radiata è diventata famosa per la particolare forma del fiore, che ricorda un airone in volo. E’ una specie decidua a riposo invernale, sopporta anche -10°, fiorisce in piena estate.

Aerangis fastuosa

Aerangis fastuosa Foto 1 ORCHIS N4 2021 p.15

L’Aerangis fastuosa fu descritta per la prima volta nel 1881 come Angraecum fastuosum. Fu trasferita in seguito nel genere Aerangis nel 1914. L’Aerangis fastuosa è una piccola pianta epifita che vive nel Madagascar, in foreste molto piovose di media altitudine, con un buon grado di umidità e una notevole escursione termica, su alberi abbastanza piccoli. Il suo nome deriva dal greco αηρ (aria) e αγγος (ricettacolo) in riferimento, probabilmente, al lungo sperone presente sul labello della specie.

Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’

Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’ FCC-AOS e Gioele Porrini ORCHIS N4 2021 p.28

La Cattliante Porcia ‘Cannizaro’ è un ibrido ibrido storico nato dall’incrocio di Cattleya Armstrongiae × Guarianthe bowringiana e fu registrato nel 1927. Ibrido di grande successo fino agli anni 80’come pianta da fiore reciso, poi scomparve dalle collezioni. Considerato uno tra i più begli ibridi creati dall’uomo, la Cattlianthe Porcia ‘Cannizaro’, ha misure notevoli ed è una pianta robusta, facile da coltivare e generosissima nella fioritura. L’esemplare presente alla Varesina Orchidee è stato importato da Nando Natali da una collezione americana negli anni ‘60 e si tratta quindi di una divisione dell’ibrido originario

Thecopus maingayi

Thecopus maingayi Foto1 ORCHIS 4 2021 p.82

Thecopus maingayi è una pianta epifita di medie dimensioni a crescita simpodiale. è originario delle foreste di bassa quota di Thailandia, Malesia, Vietnam e Borneo. Poco diffusa nelle collezioni ma facile da coltivare in serra intermedio calda.

Cattleya guttata

Cattleya guttata ‘Caramelo’, foto e coltivazione di Federico Carotti ORCHIS NS 2024 p.102

La Cattleya guttata è originaria della costa centrale del Brasile, fu descritta per la prima volta da John Lindley nel 1831. Cattleya bifoliata, epifita o litofita di medie dimensioni, ha pseudobulbi cilindrici e allungati, che portano due foglie apicali. La fioritura avviene tra l’autunno e l’inverno, i fiori hanno consistenza pesante, sono cerosi, profumati e possono arrivare a 15 giorni di durata.

Cattleya schilleriana

Cattleya schilleriana ‘Michelangelo’, foto e coltivazione di Michelangelo Di Schiena ORCHIS NS 2024 p.116

La Cattleya schilleriana fu descritta per la prima volta nel 1857, è molto simile alla Cattleya aclandiae,. E’ una Cattleya bifoliata di picco le dimensioni, epifita o litofita, a crescita simpodiale. Le nuove vegetazioni compaiono in primavera e la fioritura avviene tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. I fiori sono deliziosamente profumati, cerosi, lucenti e longevi. Apprezzata per la bellezza dei fiori e la facilità di coltivazione.