Paphiopedilum hirsutissimum
Il Paphiopedilum hirsutissimum fu descritto per la prima volta nel 1857 con il sinonimo Cypripedium hirsutissimum da Lindley ex Hook. f. in Curtis’s Botanical Magazine, successivamente come Paphiopedilum hirsutissimum da Stein nel 1892. L’epiteto deriva dal latino hirsutus, che significa ‘ispido’, per l’infiorescenza pelosa della brattea, dell’ovario e del retro del fiore.
Paphiopedilum Dollgoldi
Il Paphiopedilum Dollgoldi è un ibrido primario che nasce dall’incrocio tra il Paphiopedilum rothschildianum, del gruppo dei multiflorali, e il Paphiopedilum armeniacum della sezione Parvisepalum, ben rappresentando le migliori caratteristiche delle due specie antenate.
Paphiopedilum Saint Swithin
Il Paphiopedilum Dollgoldi è un ibrido primario che nasce dall’incrocio tra il Paphiopedilum rothschildianum, del gruppo dei multiflorali, e il Paphiopedilum armeniacum della sezione Parvisepalum, ben rappresentando le migliori caratteristiche delle due specie antenate.
Paphiopedilum Rothschildianum
Il Paphiopedilum niveum, descritto nel 1883, deve il nome al colore bianco candido dei suoi fiori. È un’orchidea compatta del sottogenere Brachypetalum, con foglie screziate e infiorescenze primaverili-estive che portano 1-2 fiori bianchi puntinati di viola, larghi 5-8 cm, proporzionalmente grandi rispetto alla pianta.
Paphiopedilum malipoense
Il Paphiopedilum malipoense, comunemente chiamato “scarpetta di giada”, è stato descritto nel 1984 da S. C. Chen e Z. H.Tsi in Acta Phytotaxionomica Sinica. L’epiteto deriva dal luogo vicino al quale è stato ritrovato l’esemplare conservato nell’erbario, a Malipo, in Cina.
Paphiopedilum niveum
Il Paphiopedilum niveum, descritto nel 1883, deve il nome al colore bianco candido dei suoi fiori. È un’orchidea compatta del sottogenere Brachypetalum, con foglie screziate e infiorescenze primaverili-estive che portano 1-2 fiori bianchi puntinati di viola, larghi 5-8 cm, proporzionalmente grandi rispetto alla pianta.
Paphiopedilum insigne
Il Paphiopedilum insigne, descritto da Lindley nel 1824, deve il nome al latino insigne per il suo fiore distintivo. È un’orchidea simpodiale con foglie coriacee e infiorescenze erette che portano fiori cerosi larghi 7-12 cm, caratterizzati da un sepalo dorsale eretto con macchie scure e una fascia bianca. Fiorisce tra autunno e inverno.
Paphiopedilum Berenice
Il Paphiopedilum Berenice è un ibrido primario tra il Paphiopedilum philippinense e il Paphiopedilum lowii, due Paphiopedilum multiflorali, di straordinaria bellezza, ed ha preso le caratteristiche migliori di tutte e due le specie.
Paphiopedilum Micranthum
Il Paphiopedilum micranthum fu descritto nel 1951 con un epiteto errato, poiché il piccolo bocciolo usato per la descrizione fu scambiato per il fiore, nonostante la specie abbia fiori grandi, con il labello più ampio tra Paphiopedilum e Phragmipedium. Appartenente alla sezione Parvisepalum, è una piccola orchidea con foglie screziate e infiorescenze primaverili-estive che portano un singolo fiore, largo fino a 10 cm e di lunga durata, privo di profumo.
Paphiopedilum lowii
Il Paphiopedilum lowii fu descritto per la prima volta da Lindley nel 1847 come Cypripedium lowii e successivamente come Paphiopedilum lowii da Stein nel 1892. Il nome è dedicato a Hugh Low, orticoltore scozzese e scopritore dell’orchidea sul monte Kinabalu, dove cresce come epifita sugli alberi. Low, celebre botanico e amministratore inglese in Malesia, intraprese la sua prima spedizione nel Borneo nel 1844, poco più che ventenne.