Intervista di Francesca Castiglione
Da ORCHIS Numero Speciale Anno 2022 pp.77-79
Com’è iniziata la tua passione per le orchidee?
Davvero non ho una passione per le orchidee! I miei genitori erano appassionati di piante, uccelli e animali in generale, la mia famiglia è stata dunque la prima fonte dei miei interessi. A scuola, a undici anni, mi fecero allestire un erbario con i fiori selvatici d’Inghilterra e scoprii delle orchidee come le Ophrys. Fu affascinante! A dodici anni (nel 1953) lessi il libro di Darwin (scritto nel 1852) sull’impollinazione delle orchidee e fui particolarmente colpito dalle varie strategie descritte. A quindici anni, un vicino di casa, appassionato di giardinaggio, sapendo del mio interesse per le orchidee, mi regalò due piante di Paphiopedilum insigne da coltivare nella serra di mia madre. Io acquistai una Lycaste skinneri, una Lycaste aromatica ed altre tre piante nel vivaio di orchidee di Charlesworth nel Sussex. Visitai numerosi altri grandi vivai di orchidee che esistevano ancora negli anni ’50, mettendo su una piccola collezione. Mentre frequentavo la scuola a Bristol, entrai a far parte della Bristol and West of England Orchid Society (con Alexander H. G. come presidente) e gli altri soci mi spronarono e mi donarono delle piante. Alla fine degli anni ’60 ebbi una casa tutta mia con una serra e cominciai a focalizzarmi sulle Lycaste e Anguloa che reperivo nel vivaio Wyld Court Orchid che ne aveva una fornita collezione.
Sono stati questi i miei primi passi con le orchidee.
Sei considerato uno dei maggiori esperti di Anguloa. Come ti sei innamorato così perdutamente di questo genere di orchidee?
Sono sicuro che i coltivatori colombiani siano più esperti! Non sono mai stato “innamorato” di nessuna orchidea, ma ho trovato che le Anguloa sono facili da coltivare, hanno fioriture spettacolari adatte alle esposizioni, sono facili da ibridare, hanno un’interessante strategia di impollinazione, hanno fiori fragranti e non ci sono troppe specie; quindi, è possibile possederne una collezione ‘completa’.
How did your passion for orchids get started?
I really do not have a passion for orchids! My parents were interested in plants, birds, animals so family were the first source of my interest. At school, age 11, I was encouraged to make a herbarium collection of English wild flowers, and found orchids, such as Ophrys, fascinating. Age 12 (in 1953), I read Darwin’s book on the fertilisation of orchids (written in 1852) and was particularly interested in the pollination mechanisms he described. Age 15, a horticulturist neighbour, knowing of my interest in orchids, gave me two plants of Paphiopedilum insigne to grow in my mother’s greenhouse. I bought plants of Lycaste skinneri and Lycaste aromatica and three other orchids from Charlesworth’s orchid nursery in Sussex. I visited numerous other huge orchid nurseries which still existed in the 1950s, building up a small collection. While at school in Bristol, I joined the Bristol and West of England Orchid Society (when HG Alexander was President) whose members encouraged me and gave me plants. In the late 1960s I had a house of my own with a greenhouse and started concentrating on Lycaste and Anguloa from Wyld Court Orchid nursery which had a large collection.
These were the beginnings.
You are considered one of the leading experts on Anguloas.
How did you fall so deeply in love with these orchids?
I am sure that the growers in Colombia are more expert! I have never been ‘in love’ with any orchids, but I find Anguloa easy to grow, that they produce spectacular plants suitable for exhibition, are easy to hybridise, have an interesting pollination strategy, are fragrant and there are not too many species, so it is possible to have a ‘complete’ collection.
Cosa ti ha spinto a girare per il mondo in cerca di orchidee?
Ho voluto vedere, fotografare, documentare l’habitat e raccogliere una grande quantità di dati botanici su ogni Lycaste, Ida e Anguloa descritta, scoprirne altre non ancora descritte e ritrovarne alcune che erano state descritte e mai più osservate in natura. Tutto questo per scrivere la mia monografia e soddisfare il mio interesse.
Quante spedizioni hai compiuto e quanti posti hai esplorato?
Hovisitato l’America Latina ventotto volte, dal Messico, attraversando l’America Centrale fino agli stati del nord del Sud America, “a caccia di piante” (prevalentemente tra la natura selvaggia) per raccogliere materiale per la mia monografia. Ho visitato anche il Giappone (quattordici volte), l’Australia, la Cina, Taiwan, il Sud Africa, la Danimarca, la Francia, la Svizzera, l’Italia, la Germania, l’Irlanda, la Norvegia, il Canada, gli Stati Uniti, facendo da giudice, partecipando alle esposizioni e come relatore in conferenze sulle orchidee.
What prompted you to travel around the world looking for orchids?
I wanted to see, photograph, document the habitat, and make a full botanical record of every Lycaste, Ida and Anguloa that had been described, find ones which had not been described, and find ones that had been described and never seen since. For the monograph. It was also interesting.
How many expeditions and how many places did you visit?
I have visited Latin America, from Mexico, through Central America to the northern countries of South America twenty-eight times, ‘plant hunting’ (mostly in the wild) for information for the monograph. I have also visited Japan (fourteen times), Australia, Republic of China, Taiwan, South Africa, Denmark, France, Switzerland, Italy, Germany, Republic of Ireland, Norway, Canada, USA, judging, exhibiting and lecturing on orchids.
Una questione scottante: i Kew Gardens hanno recentemente accettato Ida come nome di genere. Cos’è successo con la diatriba Sudamerlycaste vs. Ida?
Feci una pubblicazione scientifica nel 2003, insieme ad Angela Ryan, definendo il genere Ida prima che Archila pubblicasse utilizzando il termine Sudamerlycaste. Fu data la priorità ad Archila perché datò fraudolentemente come precedente alla mia pubblicazione, in cui utilizzavo il termine Ida, la
pubblicazione nel suo giornale, «Revista Guatemalensis», in cui definiva il genere come Sudamerlycaste. La frode a lungo sospettata è stata recentemente confermata e dunque il nome Ida ripristinato.
La tua passione per le orchidee e la loro coltivazione ha influenzato il rapporto con te stesso e con gli altri?
Se lo ha fatto, in che maniera?
Non mi sono mai considerato un appassionato di orchidee e della loro coltivazione, semplicemente le ho trovate molto interessanti. Negli anni ’90 ero considerato “un esperto”, con una collezione vasta e ben coltivata, scrivevo articoli, partecipavo con le mie piante alle esposizioni e tenevo conferenze. Fui invitato a prender parte al RHS Orchid Committee, di cui divenni presidente nonché membro del consiglio della RHS. Di conseguenza fui invitato come giudice e relatore in tutto il mondo, strinsi molte amicizie con altri coltivatori, presi parte a vari comitati del Regno Unito e internazionali ecc. ecc. L’interazione con gli altri, in particolare gli stimoli di questi amici orchidofili, fecero sì che trascorressi quindici anni cercando di leggere ogni articolo e libro, passassi al vaglio ogni campione conservato negli erbari, coltivassi, cercassi, disegnassi, analizzassi la fragranza, preparassi campioni per gli erbari, fotografassi e identificassi la distribuzione e l’habitat di tutte le specie dei generi attualmente identificati come Lycaste, Ida e Anguloa. Tutto ciò culminò nel 2003 nell’identificazione del nuovo genere Ida insieme alla mia collega Angela Ryan, e nella realizzazione della mia monografia Lycaste, Ida e Anguloa nel 2008.
Per me, personalmente, le orchidee sono state un fantastico hobby e mi hanno dato un grande senso di realizzazione.
A burning issue: Kew Gardens currently accept the genus name Ida. What happened to Sudamerlycaste vs. Ida?
I published Ida with Angela Ryan in 2003 before Archila published Sudamerlycaste. Archila was given priority because he fraudulently dated his publication of Sudamerlycaste in his journal, «Revista Guatemalensis», as preceding the publication of Ida. The long- suspected fraud has now been confirmed so Ida has been reinstated.
Did your passion for orchids and their cultivation influence the relationship with yourself and with others?
If it did, how?
I have never regarded myself as having a passion for orchids or a passion for their cultivation. I just found them very interesting. Eventually (1990s) when I was ‘an expert’ with a large, well-grown collection, writing, exhibiting and lecturing I was invited onto the RHS Orchid Committee, where I became Chairman and a RHS council member. As a result, I was invited to judge and lecture on orchids around the world, made lots of orchid-growing friends, got onto UK and international orchid committees etc. etc.
My relationship with others – especially pressure from these friends – made me spend fiheen years trying to read every article and book, to document every herbarium type specimen, grow, find, draw, analyse the fragrance, make herbarium specimens, photograph and identify the distribution and habitats of every species in the genera now Lycaste, Ida and Anguloa. This culminated in the identification of the new genus – Ida – with my colleague Angela Ryan in 2003, and my monograph Lycaste Ida and Anguloa in 2008.
For myself, orchids have given me a good hobby and a sense of achievement.
Che progetti hai per il futuro?
Mi piacerebbe partecipare con le mie piante a una importante esposizione della RHS, come feci nel 2003 alla Hampton Court Flower Show, e poi passare la mia collezione di Anguloa a qualcun altro o trasferirla in qualche altro luogo. Invecchiando diminuisce la possibilità di occuparsi delle piante e, quando sarò impossibilitato a farlo, le piante potrebbero rapidamente deperire. Sarebbe decisamente meglio se potessi trovar loro una nuova casa prima che ciò accada. Poi potrò concentrarmi sul mio prossimo hobby.
Qual è il tuo desiderio segreto riguardo le orchidee?
Nessun desiderio segreto (e se ne avessi uno rimarrebbe segreto).
What for the future?
I would like to exhibit at one more large RHS flower show such as Hampton Court Flower Show in July 2003, and then pass on my Anguloa collection to someone, or somewhere, else. As one grows old one’s skills diminish, and when I am unable to grow them they will deteriorate rapidly. It would be best if I could find a home for them before that happens. Then I can concentrate on my next hobby.
As regards orchids, what is your secret wish?
No secret wish (and if I had one it would be a secret).