Lorenzo Invernizzi

Come si è verificato il tuo primo incontro con le orchidee? Come ti sei appassionato?

Come la maggior parte di noi penso, ho acquistato la mia prima Phalaenopsis ibrida in un ipermercato, ma dopo tre mesi ero già da Pozzi a fare un corso e li iniziava il delirio.

Da quanti anni?

Il 23/12/2016, sono due anni esatti.

Quante piante hai?

Non le conto più per non spaventarmi, ma credo intorno al centinaio, se non oltre.

Quali piante costituiscono il cuore della tua collezione?

Senza ombra di dubbio le Phalaenopsis botaniche (più o meno un terzo dell’intera collezione) ma coltivo un po di tutto con risultati più o meno soddisfacenti.
Attualmente quali preferisci? (genere, miniature, profumate, provenienza ecc.)

Come dicevo prima le Phalaenopsis botaniche e ultimamente mi sto interessando agli ibridi primari e secondari di queste ultime. Se sono profumate meglio ma non è indispensabile. Non amo particolarmente i fiori piccoli a dire il vero.
Come coltivi? (casa, serra, orchidario)

In inverno i casa, nella bella stagione tutte fuori in giardino con i dovuti accorgimenti. Ho appena comprato un piccolo orchidario, ma li siamo ancora in fase molto sperimentale.

Usi l’illuminazione artificiale? Se si di che tipo? Ne sei soddisfatto? 

Diciamo che la sperimentazione in questa passione secondo me è la chiave per avere buoni risultati, quindi sto facendo dei piccoli esperimenti con dei punti luce dove ho carenza di illuminazionesoprattutto in inverno. Se andranno a buon fine potrà permettermi tipologie che a casa mia con la luce naturale altrimenti non potrei avere.

Solitamente gli appassionati trovano soluzioni a volte geniali per risolvere i vari problemi di coltivazione casalinga. Hai qualche idea da segnalare?

Niente che non sia già stato fatto da chi coltiva da più tempo di me, gli spunti infatti li ho presi da lì.

 

E quali errori?

Come si dice sempre mai bagnare troppo, meglio un’orchidea assetata che una morta annegata.

E i tuoi sogni nel cassetto?

La serra ovviamente, ma è materialmente impossibile a meno che io non cambi casa, ma sto troppo bene qui e le piante gradiscono l’ambiente. Comunque mai dire mai, magari quando vado in pensione…

La coltivazione e quindi la passione per le orchidee ha influito sul rapporto con te stesso e con chi ti sta vicino, se si in che modo?

Le piante mi hanno regalato una grande serenità e mi hanno fatto scoprire una pazienza che non sapevo nemmeno di avere.