Orchis 2022 n. 2
Editoriale
Cari lettori,
ringraziamo il revisore generale Massimo Millefanti per il grande contributo che ha dato a «ORCHIS», purtroppo per motivi di salute attualmente lascia l’incarico, ma sarà sempre il benvenuto.
Iniziamo da un argomento di interesse comune, molto utile nella pratica della coltivazione delle nostre amate orchidee: Simone Tumiati, geologo e professore associato presso l’Università di Milano, ci presenta i substrati inerti. Simone non ci indicherà quale substrato sia il migliore, ma ci fornirà tutti gli strumenti necessari per scegliere il più idoneo per le nostre condizioni ambienti e di coltivazione.
Simone è anche revisore di «ORCHIS» e si occupa della ricerca bibliografica; in questo numero avremo l’opportunità di conoscerlo meglio attraverso la sua intervista.
Osvaldo Rozzo ci parla invece di un argomento ostico, che cerchiamo sempre di evitare, perché ci ricorda le lezioni tra i banchi di scuola, ma che è di fondamentale importanza: la nomenclatura delle specie e degli ibridi delle orchidee.
Bruno Manunza, famoso fotografo, ci introduce nel mondo della fotografia visto da un lato più poetico, dove le modelle sono le orchidee spontanee della Sardegna, chiamate “Sennoricas”. Rimanendo nell’ambito delle orchidee italiane, Marco Malacarne ci svela come coltivare l’Ophrys tenthredinifera. Invece, nei due nuovi webinar del progetto LIFEorchids ci soffermeremo sulle orchidee delle praterie aride, sulla loro gestione e sulle buone pratiche per la conservazione delle orchidee nelle colture pregiate.
A maggio si sono svolti due eventi molto importanti per la nostra associazione: dopo la pandemia Covid-19 sono tornati l’Alessandria Green Week al Giardino Botanico Dina Bellotti di Alessandria ed Orticola a Milano.
Buona lettura e buon anno nuovo!
Francesca Castiglione
Redattrice
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